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26. Francesco Sforza ad Antonio, Ubertino, Cristoforo e Gofrino Ferrari 1450 novembre 25 Milano

[ 56r] Mediolani, die xxv novembris MCCCCL.
Franciscus Sfortia Vicecomes dux Mediolani.
Ordeni et modi per nui dati ad Antonio, Ubertino, Christofaro et Gofrino, fratelli de Ferrari, nostri cittadini de Mediolano et castellani dela rocha nostra de Baradello de Como (1), li quali loro degono firmiter et inviolabiliter observare et in cosa alcuna non contrafare né venire, per rectum vel inderectum, socto pena dela testa, li quali ordeni non volimo che sappia niuno se non vui soli.
Primo, vui, Antonio, Christofaro et Gofrino, cum ogni vostro ingegno, studio, cura, solicitudine et diligentia attendereti dì et nocte ala bona guardia de quello castello, siché per modo alcuno non ve possa intervenire sinistro et mancamento alcuno, ma ne lo possate reassegnare come nui ve lo havimo facto consignare.
Item, volimo che mai per tempo alcuno non consignati la dicta rocha ad homo che viva se non ve mandiamo lo contrasigno che havimo cum vui et senza littera soctoscripta de nostra mano propria.
Item, volimo che per modo alcuno non debbiate ussire fuora de [ 56v] la dicta rocha, cioè fuora dela pianchecta de essa rocha. Siamo ben contenti che, quando accadesse per bisogno alcuno, restandone uno o doi in la forteza l'altro possa andare fuora (a).
Ultra questo volimo ancora che in la dicta rocha non lassati intrare persone forestere né altri che se siano se non tre per volta, ad ciò che la dicta rocha sia sempre in vostra libertà et possanza, et, quando per caso alcuno che occorresse nui volerimo che in la dicta rocha receptati più una gente che un'altra per conservatione de essa, la littera che ve scriverimo serrà soctoscripta de nostra mano, como sta qui de socto, et cum li signali denanzi e drieto dela subscriptione nostra et dentro de essa littera gli serrà la nostra corniola dela testa de donna cum la cera rossa, como sta qui de sopra (b).
Ultimo, tenerete tucti li fanti che doveti tenere, che siano pratichi, boni et fidati, perchè non ve ingannassero, et vedeti de tenere li dicti fanti che siano dele terre et luochi nostri, che non diano monitione senza littera soctoscripta de mano propria del signore.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Da: Siamo ben a: andare fuora scritto a margine.
(b) Seguono due righe depennate.

(1) In SANTORO (Gli uffici, p. 622) sono segnalati i fratelli Giovanni, Antonio, Ubertino, Cristoforo e Stefano Ferrari. Gofrino, invece, non compare tra gli officiali elencati.