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36. Francesco Sforza a Giacomo, castellano di Vigevano 1451 aprile 7 Milano

[ 71r] MCCCCLI die vii aprilis, Mediolani.
Ordeni dati al notaro Iacomo, castellano de Vigevano (1).
Che esso castellano tenga quella forteza ad nome, fidelità et obedientia nostra, et non la consigne ad homo del mondo senza lo contrasigno et littera sottoscritta manu propria domini cum la corniola piccola cum la cera verde.
Ch'el non debbia ussire fuora dela pianchetta d'essa forteza senza littera suctoscripta manu domini nostri.
Ch'el possa ad ogni suo piacere lassare intrare in essa forteza tre o quattro persone ala volta, ogni volta che gli parerà et non più, et, bisognando per caso alcuno o per altro piacere del signore che gli recepte gente alcuna, la littera serà soctoscripta manu propria domini cum una croce denanzi et una drieto ala soctoscriptione et cum la corniola grande cum la cera rossa.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) Identificato come Giacomo da Policastro: la sua lettera di nomina (1467 maggio 28) è però di molto successiva alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 617).