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82. Francesco Sforza a Giovanni e Filippo Arcidiaconi da Cremona 1453 dicembre 20 vicino a Marcaria

[ 123r] Prope Marchariam, die xx decembris 1453.
Franciscus Sfortia Vicecomes, dux Mediolani.
Ordini de Iohanne et Philippo, fratelli de Archidiaconi de Cremona, castellani dela rocha de Chiari.
Che loro tengano quella rocha ad nome, fidelità et obedientia del nostro illustrissimo signore duca de Mediolano.
Che loro non consigneno mai quella rocha ad niuno senza lo contrasigno che hanno cum lo prefato signore et senza littera subscripta manu propria prefati domini et oltra questo che in essa littera sia scolpita la corniola piccola dentro in cera rossa.
Che non se absentino dala dicta rocha senza littera subscripta manu ipsius domini et sigillata del sigillo ducale in cera rossa, ma che l'uno de loro, rimanendo l'altro continuo fermo in la dicta rocha, se possa absentare per octo o deci dì ala volta cum saputa et partecipatione del potestà de Chiari (1).
Che in la dicta rocha non recepte niuno da doe persone in su ala volta senza littera subscripta manu propria ipsius domini et sigillata del sigillo ducale in cera verde.
Che de monitione del signore non tochino senza littera suctoscripta manu prefati domini.
Che de loro medesmo stiano continuo forniti per sei mesi.
Che, non obstante quanto è dicto, che in ogni cosa obediscano la illustrissima madonna duchessa et littere suctoscripte manu soa como la persona del signore.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit (a).
Cichus.


(a) La lettera è depennata con un tratto obliquo a penna.

(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).