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233. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1452 maggio 21 Lodi Vecchio

Francesco sforza ordina a Teseo da Spoleto di far appagare del tutto Giacomo da Lacchiarella, detto Manzino, uomo d'arme di Taddeo Dal Verme, di quanto gli devono gli uomini di Bartolomeo d'Anguissola e di Giangaleazzo, suo figlio.

Theseo de Spolito.
Siamo omnino disposti che Iacomo da Lacheralla, dicto Manzino, nostro homo d'arme, compagno del strenuo nostro conductero Tadeo dal Verme, sia integramente satisfacto dali homini delo spectabile conte Bartholomeo Angusola et Iohane Galeazo, suo filiolo. Pertanto, te scrivemo et comandiamo exprexe che, remota ogni casone et exceptione, provedi che esso Iacomo sia pagato segondo vederai č stato ordinato per lo nostro locotenente lė, et per forme che pių non sentiamo lamenta, avisandote non ne imputeremo se non a ti, quando la sua satisfacione si tardasse. Data Laude Veteri, die xxi may MCCCCLII.