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450. Francesco Sforza al podestà di Cremona e ai consoli dei mercanti 1452 agosto 11 Quinzanello

Francesco Sforza dispone che il podestà di Cremona e i consoli dei mercanti provvedano perché il cremonese Battista Benacio possa portarsi in città per otto giorni, senza subire molestia di alcun genere, intendendo egli soddisfare i suoi creditori.

[ 73v] Potestati Cremone necnon consulibus mercantorum.
Baptista Benacio (a) nostro citadino cremonese, ne dice essere debitore de alcuni de quela nostra citade con li quali se vorebe concordare, ma dubita de non essere molestato in la persona. Requirendone, li facimo uno termino (b) fra lo quale tute possa venire a Cremona acordarse cum li soy creditori. Per la quale cosa, parendone questa tal richesta non deviare al'honestà, siamo contenti e volemo che provediti che esso supplicante possa libere venire et stare in Cremona per lo spatio de oto dì proximi fra lo quale se possa concordare con l'antedicti soy creditori absque eo (c) che, dura[n]te el dicto termino, el non possa personalmente fir destenuto né molestato. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die xi augusti 1452.


(a) Segue beneci depennato.
(b) Segue li facimo uno termino ripetuto.
(c) Segue que depennato.