Registro n. 10 precedente | 499 di 1018 | successivo

499. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 agosto 19 Quinzanello

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona di liberarare il macellaio Lorenzo Conti se ha pagato (come di fatto ha pagato) i cinquanta ducati per i quali era stato messo in prigione, e costringa, invece, Giacomo del Pizzo e Pietro del Marasca a versare la parte loro.

Potestati Cremone.
Dillecte noster, sentimo che hay facto detenire et incarcerare Iohanne Laurentio di Conti, nostro becharo, per cassone de cinquanta ducati, li quali gi tochano a pagare per le differentie eser di Iacomo del Pizo et Petro del Marasca, secondo remaseno de acordio ala presentia del signor messer Angelo da Rieto, nostro auditore. Et perché havemo intesso dicto Iohanne Laurentio ha pagati dicti ducati cinquanta secondo remaseno de acordio, te scriviamo et commandiamo, se cossì è che l'abia pagato, lo faci libero dala presone et alstrenghe le altre parte, silicet, a pagare la rasone sua. Facto questo se veda le raxone dela compagnia et l'utille et damno fra loro como è iusto et rexonevele. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum, die xviiii augusti 1452.