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594. Francesco Sforza ai collaterali generali del banco degli stipendiati 1452 settembre 1 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza ordina ai collaterali generali del banco degli stipendiati che, constatato il credito di cinquantun lire di Giacomino, figlio del defunto Beltrame Banfo, famiglio del connestabile dei provvisionati Resegato, costringano il debitore, Simone da Albiate, a saldare il suo debito. Il duca comanda, altresì, che siccome Resegato pretende venticinque ducati per le garanzie date per Giorgino da Piemonte, gli si facciano avere i denari vantati.

[ 98r] Collateralibus generalibus banchi stipendiariorum.
Iacobino, filius quondam de Bertramo Banfo, famiglio de Resegato, nostro conestabile de provisionati dilecto, ne dice ch'el dè havere da Simone d'Albià, nostro citadino lì, cinquanta una livra de imperiali, secondo che appare per una scrita autentica de mane d'esso Simone e de alcuni altri, quale poteriti vedere. Pertanto volemo che habiati da vuy el dito Simone e, trovando essere cossì, senza altro litigio e dillatione, constrenzitelo per ogni modo expediente a pagare al dito Iacobino le predicte libre LI. Ceterum, perché Resegato dice ch'el resta ad havere d'alchune segurtade, date per Zorzino de Piamonte, ducati xxvii et è passato il termino a pagare, volemo che, essendo cossì, constrenziati simililter esse segurtade a pagare li dicti danari indilate al dito famiglio suo messo, possa che luy non pò venire lì, perché è ocupato continuo neli nostri servitii. Et in questo non manchati in dare precipue celere expeditione al dito famiglio. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die primo septembris 1452.