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826. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani e ad Aiolfo Orlandi da Firenze 1452 ottobre 29 Calvisano

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani e ad Aiolfo Orlandi da Firenze, luogotenente di Parma, di essere stato nuovamente informato da Battista da Fragnano, uomo d'arme di Sigismondo Malatesta, capitano generale ducale, della vertenza ancora in atto fra lui e i canonici della chiesa maggiore di Parma. Il duca vuole che, chiamate le parti e intese le reciproche ragioni, affidino il caso a un loro uomo di fiducia, che celermente lo decida e in base a tale soluzione essi pongano termine alla controversia.

[ 137v] Domino Oldrado de Lampugnano, militi, et Ayolfo de Florentia, locumtenenti civitatis Parme.
De novo n'è porecta una supplicatione per parte de Baptista da Fragnano, homo d'arme del magnifico signor Sigismondo Malatesta, nostro Capitaneo generale, quale vi mandemo presente inclusa supra la differentia vertisse fra esso Baptista et li canonici de quella chiesa maiore, per la quale altre fiate ve havemo scripto, et perché omnino volemo essa causa sia cum ogni celeritate conosciuta et terminata vi scrivemo et volemo habiate da voy le dicte parte, o chi fa per loro, et provideti faciano commissione ad uno loro confidente de questa causa, il quale la conosci et termini cum ogni celeritate possibile, senza alchuno litigio et fra certo termino, segondo a vuy parerà, sia expediente et che quello declararà dicto confidente sia omnino exequito, per forma che più non ve n'habiamo a replicare littere. Data in nostris felicibus castris apud Calvisanum, die xxviiii octobris 1452.