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1271. Francesco Sforza al luogotenente, al podestà, al referendario di Como, al capitano del lago di Como e al vicario della Valtellina 1453 aprile 13 Milano

Francesco Sforza ripropone al luogotenente, al podestà e al referendario di Como la soluzione della vertenza per la quale si vorrebbe dai comuni, in cui abitano, che pagassero gli oneri locali, nonostante che essi siano dei Comaschi, antiquamente citadini e oriundi della città, ove contribuiscono a tutti i carichi e ivi siano estimati. Ciò non è ammissibile e qualsiasi provvedimento in contrario va annullato.

Locumtenenti, potestati et referendario nostris Cumarum.
Havimo inteso per la querella n'è fata per parte dela communità di Como che, licet molti citadini di Como siano antiquamente citadini e oriundi di quella nostra citade e contribuiscano con la città a tutti li carichi occurrenti et ibidem siano estimati, tamen, perché habitano el districto d'esa città, per li communi et homini ove che habitano voleno essere astricti a contribuire con loro, contra ogni debito et cum grandissimo (a) preiudicio d'esa nostra communità, la quale verà [ 265r] a manchare de suoi membri. La qual cossa, parendone omni ex parte indebita, vi comandemo et volemo ve sforzati de intendere a chi è fata questa molestia deli dicti citadini, et deinde provede che li citadini predicti, quali contribuiscano con la citade et sono (b) usati continuo contribuire con lo passato con essa, non pono essere astricti a contribuire né pagare li carichi altrove che con la dicta cità, come è honesto e de nostra intencione. Et si qua facta esset novitas contra eos huiusmodi cives per li dicti communi et homini, fatila libere revocare, per forma che più de ciò non habiamo a recevere querella. Il simile dicemo per li corrispondenti con essa citade. Mediolani, xiii aprilis MCCCCLIII.
Die suprascripto, scriptum est in simili forma domino capitaneo lacus Cumarum et vicario Valistelline, et cetera.