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1521. Francesco Sforza Paolo Amicono 1453 maggio 5 Milano

Francesco Sforza assicura Paolo Amicono, capitano della Martesana che non gli verrà data alcuna molestia in occasione del suo sindacato per la riscossione da lui fatta, su commissione ducale, dei cento ducati per Sagramoro Visconti, affine e condottiero ducale.

[ 312v] Paulo Amicono, capitaneo nostro Martesane.
Per la supplicatione tua inclusa pare de dubitare che dela executione hai fato a rescotere queli cento ducati per il strenuo misser S(a)gramoro Vesconte, nostro affine e conductero dilectissimo, de nostra commissione, perché hay per fornire presto la commissione nostra, ha streto il padre per lo figliolo e lo figliolo per lo padre al sindicato tuo, non te ne sia fortassis data molestia, la qual cossa non essendo honesta, te assecuriamo per questa e declaremo e volemo che la dicta executione al tuo sindicato sive aliter non ti possa per veruno tempo essere dato affano, molestia o fatigha alcuna, et cossì per le presente te liberamo de questa. Data Mediolani, v maii 1453.