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474. Francesco Sforza al podestà di Prolera 1453 gennaio 13 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Prolera faccia avere a Noia di Castello in denaro contante il credito che vanta dagli uomini sottoposti alla sua giurisdizione non potendo, per essere egli di un altro contado, accettare in solutum gli immobili che i debitori gli offrono.

[ 111r] Potestati nostro Prolere.
Il Noia de Castello ne dice ch'el de' havere alcuni dinari dal'homini suposti ala tua iurisdictione, li quali li vorieno dare tanti di soi beni inmobili ascendesseno ala quantità dil suo credito. Ma perché lui non è di quello contado, et propterea non pò aquistare li beni inmobili, pertanto te scrivemo et comandamo che, constandote summarie del vero credito d'esso supplicante, constrenze, expedientibus quibusvis modis, dicti debitori a satisfare e numerare al predicto exponente tuti queli denari che debitamente li doverano dare ex causa, considerato che non pò acquistare in quelo contado, expediendo questo fato senza alcuno litigio e al più presto che sia posibile. Data Mediolani, xiii ianuarii 1453.