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827. Francesco Sforza al capitano del lago di Como 1453 febbraio 21 Milano

Francesco Sforza, avendogli Tognino di Umini e Pedrino da Varenna, mugnai, denunciato un dazio mai prima pagato, vuole che il capitano del lago di Como, accertata la novità, chiami le parti e inibisca che tale innovazione abbia luogo.

Capitaneo nostro Lacus Cumarum.
La supplicatione, qualle ve mandiamo inclusa, ve informarà dela querella è stata fata per Thognino di Umini et Pedrino del borgo de Varena, molinari, per una certa innovatione d'uno datio che may non fu consueto de pagarse, la qualcossa è contra iusticia et in suo grandissimo detrimento. Et perché non intendemo che ad alcuno sia fata iniuria né fora del dovere e consueto, siamo contenti e commetemovi che, vocatis partibus, habiati diligente et vera informatione de premissis, et trovando ch'esso datio per niuno tempo non sia mai stato riscosso né imposto, provedati expedienter ch'el non habia loco né possa essere aliquo modo riscoso, come ne pare iusto e honesto, per non cominzare ad fare quello che non è may stato fato. Mediolani, xxi februarii 1453.