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1019. Francesco Sforza ad Andrea Dandolo 1452 ottobre 13 "apud Lenum".

Francesco Sforza vuole che Andrea Dandolo, provveditore di Crema, sappia che se non sono state ancora restituite le bestie prese dai soldati di Cristoforo da Cremona e di Estorello Corso agli uomini di Cavrignaga, è perchè la lettera inviata ad Alessandro è giunta a Lodi dopo la sua partenza.

[ 249v] Spectabili viro Andree Dandalo, provisori Creme, amico nostro carissimo.
Spectabilis vir amice noster carissime, respondendo ala vostra lettera continente de certe bestie tolte per quelli de Christoforo da Cremona et Hestorello Corso, nostri conestabili, al'homini de Cavrignanega sotto el salvoconducto nostro, et della nostra per nuy scripta ad Alexandro, nostro fratello, per la restitucione d'esse, la quale non habia havuto effecto et cetera, dicemo non ve ne debiate maravigliare perhò che Alexandro era partito da Lode anzi ch'el havesse la nostra lettera, ma de novo per l'aligata li scrivimo che omnino facia restituire le dicte bestie. Siché gli lha porreti mandare ad ogni vostra peticione perché li scrivemo in tale forma ch'el haverà bono effecto. Et se pur non fossero restituite, non ve rencresca advisarcene, che li provederemo per altra forma. Ex castris apud Lenum, die xiii octobris 1452.
Iacobus.
Iohannes.
A margine: Pro bestiis erreptis per illos Christofori de Cremona et Hostorelli Corsii connestabilium hominibus Cavrignanece.