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1202. Francesco Sforza al referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo (1452 dicembre 5 Gambara).

Francesco Sforza vuole che il referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo convincano Francesco Zachi a pagare il dovuto a Francesco Donato; in caso contrario passino, come suggerito anche dai Maestri delle entrate, alla maniera forte.

Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Vederete, per l'incluse littere, quanto vi scriveno li Maestri del'intrate nostre per lo facto de li dinari debuti a Francesco Bonato et li quali retene in sé Iacomo Zazo che non volimo patire per cose del mondo. Per la qualcosa volimo che inducate con bono modo dicto Iacomo a butarli fora et pagarli ad esso Francesco, como etiandio nuy gli scrivemo. Ma quando non gli volesse pagare de bono et equo, voliamo che lo costrinziate omninamente a pagarli como dicti Maestri ve scrivino. Et questo facti, omni prorsus exceptione remota, senza altra replicatione de nostre lettere. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.