Registro n. 12 precedente | 1214 di 2324 | successivo

1214. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 dicembre 9 Cremona.

Francesco Sforza risponde alle lettere del fratello Alessandro rassicurandolo che inteso il suo parere e quello di Papi, per quanto riguarda la gente d'arme, ha mandato là gli uomini di Giovanni della Noce e Sforza e Colella con sei squadre, che in mattinata saranno a Pizzighettone. Si sofferma poi sulla fornitura del fieno di cui vuole una buona disponibilità a Casale e a Codogno. Quanto a uomini il duca vuole che abbia tra fanti, balestrieri e schippettieri una forza di 450 o 500 uomini più Francesco Corso con i suoi e saccomanni a piedi. Manderà pure una bombarda e due bombardieri, cioè Gandino e Maffeo, che andranno a Castione. Insiste sulla vigilanza di quel territorio che è garanzia per la conquista del ponte e delle bastite.

*[ 279r] Alexandro, havendo recevute doe tue brevi, l'uno de 7 et l'altro de 8 del presente per li quali restiamo advisati del parere tò, ultra quello ne haveva decto Papi, respondendo alla parte delle gente d'arme, havemo mandato là, li Nocischi et deinde Sforza et Colella da Napoli cum sei squatre, quali questa matina debiano essere a Pizileone. Et perché tu intendi il modo del numero de cavalli d'essi gente, havemo scricto et ordinato a Zannino che li debbia dare della biava per octo dì. Quanto alla parte del feno, nuy volemo el nostro feno per nuy, perché ne havemo de bisogno lì, ma tu debi ordinare che per quelli duy cavalli, che meneranno per homini d'arme faciano como facimo nuy a Gambara, perché mandiamo per falascho tre et quatro miglia, et lì haverano a manco de mezo miglio. Et per questo havemo ordinato a Zannino che gli dagha tanto più biava per lo resto delli cavalli, et poterai mectere in li burghi de Codogno, Casale et da lì oltra, che siano però avisati che non gli incorresse pericolo, e gli poterai fare dare un poco de strame per qualche dì. Ac quella parte delle gente te habiamo satisfacto, como è dicto de sopra. Quanto alla parte delli fanti et de scopiteri, dicemo che facemo raxione che tu debi havere là tra fanti, balestreri et scopieteri dele persone 450 fine in 500, et nondimanco mandiamo cum le dicte gente Francesco Corso cum li soi et anche gli serrà delli saccomani appede, delli quali tucti te poterai valere. Mandiamo etiandio suso una bombarda et duy bombardiery, cioè magistro Gandino et Maffeo, quali vengo(no) a Castione et li poterai advisare de quanto vorai che faciano, et sarai proveduto de quanto tu richiedi, ma sopratucto circha de far presto presto et fa' guardare quella terra dela qual te havemo advisato, perché Tiberto ne ha facto dire che guardando quella terra et fazando presto quanto è da fare, non è dubio che'l ponte et le bastie serianno subito nostre. Avisace continuo como haverai facto. Ex Cremona, die viiii decembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.