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1232. Francesco Sforza scrive a Luchina Del Verme 1452 dicembre 16 Gambara.

Francesco Sforza scrive a Luchina di essere a conoscenza di ciò che ha scritto a Bianca Maria, che gli uomini sistemati a Castellazzo sono costretti per mancanza di strame a lasciare il posto. La sollecita a richiamarli, se partiti, e a trattenerli, se ancora non si fossero mossi, perché manda Colleoni che guadagnerà "stantie" ai nemici così che ognuno avrà di che vivere.

[ 283r] Magnifice domine Luchine.
Havemo veduto una littera che la magnificentia vostra ha scripta ala illustrissima nostra consorte madona Biancha circa lo facto de quelli nostri che allogiano in lo Castellatio, cioè che per mancamento de strami bisogna che loro se partano de lì per non posserli più durare, dicimo che, non siando partiti ala recevuta de questa, vogliati fare che non se partano per alcuno modo. Et pur quando fossero partiti, fate che omnino retornano ali logiamenti loro, perché, como havereti inteso, nuy mandiamo de presenti al'impresa contra li signori de Monferrato lo magnifico Bartholomeo da Bergamo cum bono numero de gente; et già ha passato Adda et prosegue lo suo camino, et tuta volta ch'el sia gionto là, luy haverà ad essere insiemi cum quelli altri nostri et andare ad guadagnarse dele stantie in quello de inimici, in modo che ogniuno haverà da vivere et haverà casone de stare contento per lo guadagno che haverà. Ex Gambara, xvi decembris 1452.
Persanctes.
Iohannes.