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1372. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 gennaio 19 Milano.

Francesco Sforza, richiamate le lettere dell'anno precedente circa i beni di Giacomino da Villanova e nipoti e di quanto disposto a favore di Bartolomeo de Ricardi, ordina al luogotenente di Lodi la revoca e l'annullamento di quanto allora stabilito, ponendo Giacomino e nipoti nella posizione precedente alle dette sue lettere, confermando quanto ha avuto Bartolomeo.

[ 309v] Locuntenenti Laude.
Ve dovete ricordare de quanto ve scripsemo l'anno proximo passato circa li beni de Iacomino de Villanova et soy nepoti, et dele cride facte et deli fructi d'essi beni del dicto anno proximo passato che se dovessero dare al spectabile misser Bartholomeo de Ricardi, dele quale tucte cose alhora vi ho scripto a compimento. Nunc autem, per certo digno respecto, volimo che tucte quelle cose siano revocate et annullate, ac se non fossero facte metendo esso Iacomino et soy nepoti in quello grado et condictione che erano prima inanti che ve havessemo facto scrivere dicte littere, excepto che quello se ritrova havere havuto misser Bartholomeo predicto deli beni et fructi d'essi Iacomino et nepoti rimanga per havuto, né più se habia a retractare né più per tempo presente o a venire se gli possa domandare, exequiriti adoncha questa nostra mente. Mediolani, xviiii ianuarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.