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144. Francesco Sforza al capitano della Lomellina 1452 febbraio 2 Milano.

Francesco Sforza scrive al capitano della Lomellina sulle lagnanze fatte da Francesco Biscossa, cancelliere di suo fratello Corrado per il preteso pagamento delle tasse sue e dei massari di Sermignana, Goido, Mede e San Martino pagate a Pavia, dove è estimato.

[ 28v] Capitaneo Lomelline.
Francisco Biscossa, cancellere de Conrado nostro fratello, ne dice che alcuna volta fo molestato luy et li soy massari che ha in Sermignana, Goyde, Mede et Sancto Martino et in alcuni altri loci dove ha possessione per casone de tasse; la qual cosa ne significa essergli facto contra el devere, perché dice essere extimato ad Pavia et contribuire per esse taxe ad Pavia. Pertanto te commettiamo et volimo che, essendo cossì, non gli lassi fare veruna molestia, immo faraylo trattare in quel modo et forma che siano tractati li altri nostri cittadini Pavesi sichè non habia ad potersi iustamente querelarsi. Mediolani, ii februarii 1452.
Iohannes.