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1479. Francesco Sforza ad Andrea Fulgineo 1453 febbraio 11 Milano.

Francesco Sforza esprime ad Andrea Fulgineo la soddisfazione per quanto ha fatto a Crema e per l'acquisto del pristino e di quelle casette che vuole demolire ora senza aspettare la fine dell'inverno e vuole che i lavori siano finiti presto. Si accordi con i maestri e li assicuri che li pagherà o in danaro o in legname.

Ser Andrea de Fulgineo.
Havemo recevuto le toe lettere, ale quale respondendo, et primo ala parte del tuo essere andato et retornato de Crema et de quanto hay operato là, restiamo advisati et te commendiamo de quanto hay facto; ma per adesso non dicemo altro sopra ciò. Ala parte dela compra del pristino et quelle altre casete, restiamo contenti de quanto è facto, et sopratucto volemo che statim tu incomminci a farlo (a) butare, non aspectando che la nevi se dilegui, perché tanta indugia non faria el facto nostro, quale volimo sia incomminzato adesso et finito presto. Sichè faralo butare adesso, accordandote con li maystri, el tolirano a buttare et promettendoli che, o per la via deli denari o del ligname, tu gli faray contenti, et, isto interim, te avisarimo quale vorimo che tu fazi aut darli li denari aut lo ligname, el quale faray mettere da parte ordinatamente. Ex Mediolano, xi februarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue butarle depennato.