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1603. Francesco Sforza a Bartolomeo da Gubbio 1453 marzo 12 Milano.

Francesco Sforza ordina a Bartolomeo da Gubbio che, in seguito alle lagnanze dei nobili di Giorgi da Pinarolo e del comune, trasferisca gli squadreri Andrea da Landriano, Guglielmo da Rossano, Alberto Visconti, Puppo da Pisa nelle terre di Luchina, ove erano destinati.

[ 348r] Ser Barthol(o)meo de Eugubio.
Ne hanno facto fare lamenta li nobili di Zorzi da Pinarolo et comune et homini d'essa terra che, ultra la loro tangente portione dele taxe, li sono allogiati a casa Andrea da Landriano et Gulielmo da Rossano, Alberto Vesconte et Puppo da Pisa, nostri squadreri, il che è a loro insupportabile et in tucta sua consumptione; dila qual cosa nuy molto se ne meravigliamo et dolemo assay, sì per respecto al danno deli dicti nobili et homini, sì etiam perché dicti squadreri dovevano essere stati allozati nelle terre di madona Luchina, et cossì vanno mendicando, li quali doveva havere allozati Theseo de Spoleto. Pertanto te commettimo et volimo che, subito recevuta questa, rimovi li predicti del dicto loco et menali ali lozamenti loro nelle terre dela prefata madona Luchina, ordinando et havendo da mò inanti advertentia che niuno patisca et sostengha el caricho del compagno, et venendo niuno che non sia dela tua iurisdictione, volimo che li chazi via. Mediolani, xii marcii 1453.
Iohannes Antonius.
Iohannes. Mediolani, xii marcii 1453.
Scriptum fuit Mano ebreo ut veniat huc.
Cichus.