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1604. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 marzo 12 Milano.

Francesco Sforza risponde al luogotenente di Lodi che non intende concedere una ulteriore proroga a Bosio da Vitulo. Quanto all'alloggiamento di Gaspare da Vimercate, è contrario che gli si conceda quello destinato ad Angelo da Caposilvi con il pretesto che egli non verrà, perché chi l'afferma è male informato. Circa il castello di Busnate non aggiunge nulla a quanto ha scritto.

Locumtenenti Laude.
Respondendo ad quanto ne haveti scripto dela licentia da essere ancora prorogata per octo dì a Bosio da Vitulo (a), nostro citadino de lì, dicimo che quando ne rechiese licentia per octo dì, diceva molto bene extimare sè, intra el termine de octo dì, poteva scusare le sue facende; et comprehendendo che non alhora doveva domandare più termine et gli l'haveressimo concessa, ma che nunc volia dire non havere havuto tempo assay et volere prorogatione nova, no(n) l'intendimo né per adesso ne pare farli altro che quello gli havimo facto. Ala parte del logiamento del conte Gasparro da Vimmercato, dicimo che doveti respondere ad quelli che dicono che Angelo da Caposilvi non venirà lì et che se pote ben dare el suo logiamento al dicto conte Gasparro, che la non è cossì, et che de ciò sonno male informati, et che non volimo che gli sia tolto el suo logiamento, ma che se proveda d'un altro al dicto conte Gasparro: et questa è la nostra intentione. Ala parte de Castello da Busnate, restiamo avisati de quanto ne haveti scripto in quella materia et non dicimo altro fin a tanto che per un'altra nostra ve responderimo. Mediolani, xii marcii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) da Vitulo in interlinea.