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1647. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 marzo 23 Cremona.

Francesco Sforza richiama al luogotenente di Lodi quanto scritto circa la difesa del rivellino per cui avrebbe mandato fino a quaranta tra balestrieri e fanti, che ora vuole siano subito rispediti a Cerreto, avendo l'avvertenza che al revellino si abbia il maggior numero di armati possibile fino alla sua venuta. Ha disposto che Mariotto, Domenico, Miladerrata de Ungaretto vadano con uomini d'arme e saccomanni a Cerreto da Marcoleone, lasciando al luogotenente il compito di mandare alla torre i retroguardi per il passaggio delle dette genti.

Locuntenenti Laude.
Per nostre lettere ve scripsimo questa nocte passata che per quello dubio se haveva lì de quello revellino devessevo provedere di tanti homini cum le arme ultra el doppiare dele guardie che non potesse intervenire sinistro né reusire el pensiero al'inimici venendo loro lì; ve scripsimo etiam che gli faressemo venire fin al numero de quaranta tra balestrieri e fanti de quelli da Cerreto. Nunc autem per dubio havimo de Cerreto, secundo uno adviso havimo havuto, volimo che, siando venuti quelli da Cerreto, gli debiati remandare indreto a Cerreto subito alla recevuta de questa, et volimo che provediate de tanti più homini armati al dicto revellino in modo che ne remagnati ben securo; et in questo apriti li ogii fin a tanto che venerimo lì subito et gli provederimo opportunamente appresso perché havimo ordinato che quelli nostri squadreri stanno in Lodesana, cioè messer Marioto et Dominico et Miladerrata de Hongareto, vadano cum li homini d'arme armati et li sacomani a pede vadano subito volando a Cerreto da (a) Marcoleone et vadano a passare per mezo la torre da Cerreto. Volimo che subito debiate mandare là ala dicta torre li retroguardi per el passare de dicte gente et non sia fallo perché havimo scripto a dicti nostri squadreri che trovarano lì essi retroguardi; volimo insuper che vediate de mandare là (a) Cerreto qualche x o xii homini de quelli de lodiani le zarabatane, solicitando etiamdio voy die noctuque dicti squadreri che vengano via a Cerreto subito.Cremone, xxiii marcii 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.

(a) Segue Maladerrata depennato.