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1670. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà 1453 marzo 19 Cremona.

Francesco Sforza scrive al luogotenente e al podestà che, ordinato che tutti quelli che erano in quei luogi andassero via, vuole che ribadisca che coloro che non si sono mossi dai loro alloggiamenti se ne stiano ove si trovano, e ritornino ai loro alloggiamenti quelli che si sono mossi, Eguale disposizione è stata trasmessa ai nominativi elencati in lista.

[ 358v] Locumtenenti et potestati Perché havevamo ordinato che tute quelle gente sonno per quelli loche cavalcasseno et venesseno via, volimo, recevute queste, subito, sine mora, mandate per tuto el nostro territorio et ordinati che quelli gente non sonno mossi dali loro alogiamenti non se parteno et quelli che fosseno mosse tornano alli loro allogiamente tute, perché non è necessario al presente vengano per quello havevano havuto in comandamento. Data Cremone, 19 marcii 1453, hora ii noctis.
Ser Facinus.
Cichus.
In simili continentia scriptum fuit infrascriptis videlicet: Commissario et potestati Pizleonis, Castellano et potestati Melignani, Magnifico Conrado de Foliano, Theseo de Spoleto, Potestati et capitaneo Placentie, Rolando Palavicino, Iacobo, filio Petri Marie de Rubeis, Gandulfo de Bononia, Domino Oldrado de Lampugnano, Pisanello de Pisis.