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1863. Francesco Sforza ad Antonio da Lonate 1453 maggio 3 Milano.

Francesco Sforza denuncia ad Antonio Lonate di essere venuto a conoscenza dei modi e atti ostili usati nei riguardi di Francesco Giorgio, per cui non può portare a compimento quanto gli ha ordinato. Vuole che si revochi ogni novità contro Francesco e gli si presti ogni aiuto.

Nobili sapienti doctori domino Antonio de Lonate, carissimo civi nostro Papie.
Havimo inteso de alcuni modi et acti che haveti usati verso Franciscozorzo per li quali vuy lo impedite ch'el non pò exequire quello che gli havimo commesso, la qualcosa ne retorna in gran danno et desconcio; et se rendiamo certi che, siandone retrovato là per lo passato in ogni nostro facto propitio et favorevele, como ve siati retrovato, questo non debbia essere puncto la intentione vostra. Pertanto ve confortiamo et caricamo che [ 395v] vogliati revocare ogni novità che havessivo facta contra lo dicto Francisco et per lo advenire dargli ogni adiuto et favore opportuno che accaderà in le cose nostre, et fare como è la nostra firma speranza in vuy, perché ultra che posseti dire che tucto quello faceti in nostro beneficio el faciati più per vuy stesso, l'haverimo tanto caro et accepto quanto alcun'altra (a) cosa che ne potesseno fare. Data Mediolani, iii maii 1453.
Persanctus.
Cichus.

(a) alcun'altra su rasura.