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1864. Francesco Sforza a Magnavillano da Lodi (1453 maggio 3) Milano.

Francesco Sforza richiama Magnavillano da Lodi, castellano di Tortona, all'osservanza delle norme da lui disattese per l'ingresso e l'uscita dal castello.

Prudenti viro Magnavillano de Laude, dilecto castellano castri nostri Terdone.
Havimo inteso per pił vie deli modi cativi et tristi che tu tene tanto in lo ussire tuo fora de quello castello, como in lassare intrare ogni persona dentro; la qual cosa ad nuy rencresse tanto quanto dire se potesse. Et pertanto vogli da qui inanzi in lo tuo ussire fuora et lassare intrare in lo dicto castello pił una persona che un'altra servare integramente li ordini che tu hay da nuy et non contrafare in cosa alcuna per quanto hay cara la gratia nostra. Mediolani, die soprascripto.
Persanctus.
Iohannes.