Registro n. 12 precedente | 2015 di 2324 | successivo

2015. Francesco Sforza a Evangelista Savello (1453 maggio 28 Cremona).

Francesco Sforza, conscio del danno che deriverebbe agli uomini di Sale se non raccogliessero il fieno per nutrire il bestiame, sollecita Evangelista Savello ad accordarsi con gli uomini di Sale per una scorta quando saranno intenti a fare erba.

Evangeliste Savello.
Considerando nuy quanto manchamento et quanta (a) pocha reputatione potria seguire a nuy e a ti che l'homini nostri da Sale non recogliesseno el suo feno, et anche quanto danno ne seguiria, perché non seria possibile potesseno mantenire el loro bestiame senza feno, te confortiamo et caricamo, per quanto [ 427v] amore tu ne porti e per quanto tu hai cara la gratia nostra, che tu con li toi, intendendote con l'homini nostri da Salle, gli debbi fare la scorta perché possano segare li loro prati con tal modo et ordine che non recevi danno né vergogna, ti né loro, del che a noy compiaceray oltra modo, et a te ne seguirà amore dali homini e reputatione. Siché fa non manchi. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) quanta in interlinea.