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2055. Francesco Sforza a Filippo Confalonieri (1453 giugno 5 "apud Senigham").

Francesco Sforza scrive a Filippo Confalonieri di essere al campo senza fanti; e perché lì si trovano il Padovano con alcuni conestabili "da spazare", vuole subito conestabili e fanti, ordinandogli, con i denari che ha, di pagare le spese affinché si portino subito in campo.

Domino Filippo Confalonerio.
Nui siamo qui in campo, ove quasi non se retrova fante alcuno. Et perché essi fanti ne sonno molto necessarii et lì se retrovano el Paduano et alcuni altri conestabili da spazare, ve confortiamo, caricamo et stringemo, per quanto haveti caro lo bene et honore vostro et desiderati may farne cosa che ne sia grata, vogliati spazare subito li nostri conestabili et fanti, quali se retrovano lì. Et in questo, perdio, non sia fallo nì dilatione alcuna, immo vogliati fare como havemo speranza in vuy, maxime havendo vuy li dinari in le mane, como siamo avisati che haviti, aciò possino retornare et venire subito in campo. Vogliatili anchora farli bone le spese facte per questa casone, como dicono esserli stato promesso. Data ut supra.
Irius.
Cichus.