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21. Francesco Sforza ad Angelo Simonetta 1451 dicembre 29 Lodi.

Francesco Sforza vuole che Angelo Simonetta venga da lui informato circa i dazi in modo che possa adeguatamente rispondere agli ambasciatori che si sono recati da lui. Gli chiede anche di portare il privilegio concesso ai Visconti di Melegnano ai quali non sia consentito, in virtù di tale privilegio, fare alcuna cosa prima del suo incontro con Angelo.

Domino Angelo Simonette.
Havimo inteso quello ne hay scripto della vinuta qua delli ambassiatori de quella comunità; respondendote, dicimo ch'el è vero sonno vinuti et ce hanno sporta la cedula quale te mandiamo qui introclusa. Et perché nuy non intendiamo el facto di datii, nì sapiamo che responderli, ne pare et volimo che domane omnino venghi da nuy bene informato del facto de quilli datii perché li dicti ambassiatori expectaranno qui domane, et se gli potrà respondere quello, sarà per lo meglio. Apresso, come per altre havimo scripto, volimo porti teco el privilegio concesso alli Vesconti da Mellignano; et s'el te paresse che essi Vesconti potesseno procedere de presente a fare legiptimatione o altro per vigore del dicto privilegio, provede che non lo possano fare finché haveremo parlato teco. Data Laude, die xxviiii decembris 1451 (a).
Iohannes.
A margine: Suprascripto quatenus veniat informatus pro ficto datiorum et ferat secum privillegium concessum Vicecomitibus de Merignano.

(a) Così A.