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2228. Francesco Sforza a Gentile della Molara 1453 luglio 14 "apud Gaydum".

Francesco Sforza fa sapere a Gentile della Molara di aver ricevuto dal Consiglio segreto notizia che quelli di Castelnuovo avevano, disperati, scritto alla sua consorte per i furti che subiscono dagli uomini del Colleoni, cui egli ha scritto, come può vedere dall'acclusa lettera. Lo Sforza vuole che Gentile vada dal condottiero e insista per un suo intervento presso i suoi uomini per evitare che il duca di Modena si metta in conflitto con Milano.

Gentili dela Molara.
Poi te partesti de qui havemo havuto littere dal nostro Conseglio secreto como quelli da Castelnovo Terdonese hanno scripto una littera desperata ala illustrissima madona Biancha, nostra consorte, delli robbamenti gli sonno facti per quelli del magnifico Bartholomeo Coglione. Per il che nuy scrivemo al prefato magnifico Bartholomeo, como vederai per la copia inclusa. Pertanto volemo che sii col prefato Bartholomeo et sollicita che la magnificentia soa faza quella executione gli scrivemo et, como say, te dissemo ad bocha, perché non la facendo, non sarria ad dire altro se non ad metterne in guerra con lo illustre signor ducha de Modena: il che non se afà per nuy. Ex campo nostro apud Gaydum, die xiiii iulii 1453.
Zanetus.
Cichus.