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388. Francesco Sforza al podestà di Mortara 1452 aprile 3 Milano.

Sforza ringrazia il podestà di Mortara per la notizia dell'arrivo di Angelo Azaiolo. Insiste perché si costringa Ungaretto a restituire le cose tolte a quelli di Borgolavezzaro.

[ 86v] Potestati Mortarii.
Havimo recevuto le vostre lettere et inteso per quelle la venuta de miser Angilo Azaiolo. Vi commendiamo singularmente de vostra prompta sollicitudine, et molto caro ne è stato esserne advisato da voy, advisandovi però ch'el è gionto qua da noy già sei dì nanzi la recevuta dele vostre lettere. Ala parte de Ungaretto, quale non ha voluto restituire le cose tolte a quelli del Borgo Lavezaro, ne maravigliamo assay ch'el non obedisca le nostre lettere; et cossì gli scrivimo de novo et, non facendolo, gli darimo ad intendere che serimo malcontenti de luy. Post hec, retrovandose qua el dicto Ungarecto, gli havimo facto commandare ch'el restituisca ogni cosa, benché luy dice havere tolto quelle cose ligitimamente, cum commandamento del capitaneo et segondo li ordini che se debbono servare contra quelli che commectono fraude. Data Mediolani, iii aprelis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.