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404. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1452 aprile 7 Milano.

Francesco Sforza in risposta a Gracino da Pescarolo sull'arrivo del re di Tunisi con alcuni Genovesi e con venti cavalli gli ordina di bene riceverlo e di fargli sapere se bisogna di "scriptura alcuna" per essere l'ambasciatore arrivato lì senza che Gracino ne fosse stato informato.

Gracino de Piscarolo.
Havemo recevuto le toe lettere qualle ne scrivi del giongere hogi ad hora del disinare lì li ambassiatore del serenissimo re di Tunice con alcuni Zenoesi, qualli sonno cavalli xx; et nonobstante non habii lettere alcune da nuy, gli faray apparechiare. Respondendo te dicemo che siamo contenti et volimo che gli faci apparechiare et te sforci de farli quanto honore te sia possibile; et se circa questo te bisogna scriptura alcuna, avisane che te la faremo fare per li Maystri del'intrate nostre. Mediolani, vii aprilis 1452.
Cichus.