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474. Francesco Sforza al vescovo e al clero pavese 1452 aprile 21 Milano.

Francesco Sforza vuole che il vescovo e il clero pavese s'accordino con i commendatori dei Vistarini per l'elezione di un giudice comune che dica se già al tempo di Filippo Maria Visconti i commendatori erano esenti da contribuzioni, volendoli ora coinvolgere alla contribuzione per la sovvenzione richiesta dal duca.

[ 106r] Episcopo et toto clero Papie.
Li venerabili domini et commandatori de Vistarini lodesani se sono doluti con noy che in la subventione che ne fa quello chiricato Pavese loro sono inclusi et tassati cum li altri, et per questo pare che voglino essere astrecti ad pagare; il che non feceno mai per lo tempo passato dela bona memoria del'illustrissimo signor quondam nostro padre et socero colendissimo. Pertanto confortiamo et carichamo le reverentie vostre che vogliati, per iudice communo, fare intendere questa cosa et cognoscere; et trovando essere vero che per lo tempo passato siano stati preservati da simili carichi, como loro dicono de starne ala prova, vogliati similmente fare preservare dicti commandatori da questa subventione, advisandovi che nostra intentione et dispositione è stata et è fine da principio che fu rechiesta dicta subventione. Et quando fu facta la compositione sopra ciò, de servare omnino quello che per lo passato al tempo del prelibato signore è stato usitato in simile cose, né per questo restate però de provedere de pagare li denari d'essa subventione, perché ne sono necessariissimi al presente. Mediolani, xxi aprelis 1452.
Franciscus Maletta.
Cichus.