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514. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1452 maggio 10 Milano.

Francesco Sforza vuole che il referendario di Pavia induca Biagio di Mazi a promettere a Matteo Gondio di pagare, nel termine convenuto di febbraio, la somma di cinquecento ducati. Egualmente obbligherà Gabriele e Giovanni Andrea di Gentili a pagare nel detto termine a Biagio lire millequaranta per la comunità di Viguzzolo. Ordina poi al referendario di pagare le paghe ai cavallari di Pavia e Dorno.

Domino referendario Papie.
Perchè siamo certificati che a Salle è facta obligatione et promessa per li homini d'essa terra in nome de Blasio di Mazi de pagare ducati cinquecento nel mese de fevraio proximo che viene, dil che per altre ve è scripto, vogliamo che strenziate esso Blasio ad obligarse et promettere a Matheo Gondio, portatore dela presente, overo a chi ello ordinerà, de pagare dicti ducati cinquecento nel predicto termino, et similmente strenziate Gabriello et Iohanne Andrea di Gentili a obligarse et fare promessa al dicto Matheo, o a chi luy ordenarà, livre millequaranta al dicto termino per la comunità dela terra de Viguzolo, rimosta ogni exceptione, perchè in essa terra gli serà facta per li homeni de lì a loro questa medesma promessa et obligatione. Et in questo non manchate per quanto haveti cara la gratia nostra perchè, intervenendo deffecto saria grande danno ale cose nostre et non poremo fare sortire ad effecto quanto havemo ordinato, rescrivendone dela recevuta de questa et como havete facto. Data Mediolani, die x may 1452.
Ceterum volemo che provedi che alli nostri cavalarii de quella cità et de Dorne sia satisfacto de loro paghe in modo che habieno el debito suo et possino attendere ali servitii nostri secundo li bisogni, perchè, non havendo el suo pagamento non pono servire. Data ut supra. Magistri intratarum.
Cichus.
In simili forma Gracino de Piscarolo.