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663. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1452 giugno 29 "apud Trignanum".

Francesco Sforza scrive a Luchina delle lamentele di Taddeo, suo figlio, per le mancate risposte alle sue richieste relative a vicende familiari, sollecitandola a intervenire.

Domine Luchine.
El se lamenta gravemente messer Tadeo dal Verme, vostro fiolo, che per lettere nè ambasiate ve habiamo facte fare per lo facto suo et per richieste et preghiere ve habia facto luy non ha may possuto consequere (a) effecto alcuno del facto suo; la qual cosa è molto molesta ad (b) luy et ad nuy. Et siando la cosa honesta et iusta et de quella natura che è, havendone nuy facto quella instantia, havemo cum quelle persuasione et humanità che possibile n'è stata, ne pare grande manchamento ad vuy et ad nuy non ne sia sequito altro effecto, ne piglia(to) pur compassione del facto d'esso miser Tadeo perchè el padre dela dona sua non vole tenire più la sua dona in casa, et luy non ha da darli vita: et da vuy, como havimo dicto, non ha may possuto havere niente che havendoli lassato la bona memoria del patre, quello la signoria vostra sa rasonevolmente e habia da potere mantenire la dona soa. Il perchè iterato vi pregamo, confortiamo et caricamo voliati recogliere dicto miser Tadeo et la soa dona per vostri boni fioli et provedergli ch'el habia da vivere per modo che merito possa contentarse de vuy, como veramente seti tenuta et obbligata (c) al parere nostro. Et perchè non habiati de questo quello incarco appresso a Dio et al mundo quale haviti per non havergli voluto provedere et haveremo caro sentire dala magnificentia vostra quale provisione et effecto havereti dato ad questa facenda perchè altramente bisognarà per non vedere stentare luy et la dona sua che gli provediamo nuy del nostro, perchè per necessitate non gli bisognassi ponersi ad fare dele cose che non fossero grate nè ad la signoria vostra nè ad nuy. Data in castris nostris apud Trignanum, die xxviiii iunii 1452.
Cichus.

(a) Segue da vuy depennato.
(b) Segue vuy depennato.
(c) al parere nostro ripetuto e depennato.