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671. Francesco Sforza a Paolino de Osculo 1452 luglio 2 "apud Trignanum".

Francesco Sforza rimprovera Paolino de Osculo, podestà di Candia, del comportamento tenuto verso i suoi uomini esortandolo a lasciare le pessime sue compagnie. Se persevererà in mal agire, verrà rimosso dall'incarico.

Paulino de Osculo, potestati Candie.
Nuy sentimo da ogni canto che tu te porti molto senistramente in quello officio, cussì in male regere o governare l'homini, como in villanezarli, et anche sentimo che tu teni dele companie che non sonno bone: tu ne poy intendere, se tu voy. Del che te havimo voluto avisare ad ciò che non possi dire non essere avisado, recordandote et confortandote che se tu non muteray vivere e non tenerai meliori modi, te mutaremo de lì cum tua vergogna et damno senza altra repplicatione de nostre lettere. Ex felicibus castris nostris Apud Trignanum, secundo iulii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.