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691. Francesco Sforza al vescovo di Pavia 1452 luglio 12 "apud Trignanum".

Francesco Sforza si rivolge al vescovo di Pavia perchè faccia avere a Giovanni da Provenza e al fratello Valente il credito che vantano da uno stradellino. Provveda poi che Giovanni riabbia il famiglio che è fuggito o che paghi quanto preso.

[ 155r] Domino episcopo Papiensi.
Sonno venuti qua da nuy Iohanne da Provenza, nostro famiglio d'arme, et Valente, suo fratello, et ne hanno significato che hanno in la Stratella alcuno suo debitore de certa quantitate de dinari, quale pare gli voglia esser renitente, perché non hanno non ma(nco) una scripta et uno testimonio. Et perché non seria conveniente né honesta cosa che essi creditori perdesseno il devere loro per tale renitentia, confortiamo et pregamo la vostra paternità che, constando li predicti fratelli essere veri creditori, li faciati fare rasone summaria et expedita, compellendo dicto debitore ad fargli fare il debito suo ita che essi non habiano ad littigare né ad ritornare de nuy cum lamenta. Insuper dice dicto Zohanne essergli fuzito uno suo famiglio, come la paternità vostra intenderà da luy; pertanto voglia la paternità vostra, vel fare ritornarlo cum luy, aut fargli pagare la roba sua integramente, como è ragionevole. Data in castris nostris apud Trignanum, die xii iulii 1452.
Bonifatius. Cichus.