Registro n. 12 precedente | 747 di 2324 | successivo

747. Francesco Sforza al capitano della Lomellina (1452 agosto 11 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza informa il capitano della Lomellina delle scuse di Mortara per il rifiuto di mandare a Lodi quindici uomini armati, perché non hanno armi e sono stati danneggiati dalla tempesta; il duca dice al capitano di insistere per i quindici uomini. Lo esorta poi a intervenire per l'obbligo di dover andare a Vigevano a macinare per essere stata loro sottratta l'acqua e intervenga con i dazieri vigevanesi per il dazio "del molezo".

Capitaneo Lomeline.
L'homini nostri de Mortara se hano mandato ad excusare che non pono aliquo modo satisfare alla richiesta a loro per ti facta in nostro nome di mandare xv homini a Lodi, alegando loro che non hano arma veruna, che sono al tuto inhabili per la tempesta che gli ha desfacti; ali quali havemo facto rispondere che se maravigliamo che voliano excusarse loro nelli quali havemo più confidentia che ne l'altri et denuo gli confortiamo a volerlo fare. Siché solicitali con bono modo, et credimo ch'el farano. Ceterum, perché essi nostri homini se gravano che, siandoli tolta una sua aqua, gli bisogna andare a Vigevano a macinare et che gli datieri da Vigevano gli tolseno el datio del molezo contra el dovere, como loro dicono, volimo che tu te interponi circa ciò et, considerati li tempi occurrenti, vede de conzare la cosa con bono modo. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.