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786. Francesco Sforza a Giuseppe de Cortonio 1452 agosto 20 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina a Giuseppe de Cortonio, castellano e podestà di San Colombano, di restituire a Giusto e ai fratelli de Rebuchi la cavalla sequestrata per il credito vantato da Antonio de Ferro e di rimettere la vertenza al luogotenente di Lodi nel caso che Antonio persistesse nel rivendicare i crediti.

Magistro Ioseph de Cortonio, castellano et potestati Sancti Columbani.
Sonno gravati (a) ad nuy Iusto et li fratelli de Rabuchi, nostri citadini lodesani, che, ad peticione de uno Antonino de Ferro, quale se pretende essere creditore d'essi fratelli de certa quantità de dinari, tu hay facto sequestrare una cavalla loro in quella nostra terra. Dicendo loro che essi non debeno dargli cosa alcuna et se offerono stare ad rasone con luy, et perché ne pare più debito et honesto che dicendo luy dovere havere da loro, el vada ad Lode a domandare rasone che ad San Columbano, ve commettemo et volemo debbi fargli liberare la cavalla sua, et non manchi. Et se luy ha ad fare cosa alcuna con loro, vada ad Lode dal nostro locotenente et sarragli facto rasone et iustitia.
Data in felicibus castris nostris apud Quinzanum, die xx augusti 1452.
Zanetus.
Iohannes.

(a) Segue da nuy depennato.