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831. Francesco Sforza a Giovanni da Milano 1452 agosto 30 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza, intendendo sistemare il ponte di Pizzighettone in modo si possa cavalcare, ha stabilito che il legname occorrente si prenda a Cavorso e lo si porti in riva al Po; a questo provveda Giovanni da Milano e l'ingegnere Giovanni da Pavia. Vuole che Giovanni da Milano lasci a Zorlesco Serafino e gli altri e attenda a ciò senza scambiare i carri in denari.

Iohanni de Mediolano.
Havimo deliberato de fare riconzare et al tuto mettere in ponto et bene ordene el nostro ponte de Pizighetone in modo che ad ogni nostra posta se possa cavalcare. Et perché bisogna recatare el ligname dove el serà e farlo condure ala rippa del Po, et siando informati che a Cavorso e de là oltra se ne trovarà, havimo facto una commissione patente a te et a maystro Iohanne da Pavia, inzignero, de far condure el ligname al Po, como havimo dicto et como tu vederay per la patente, quale ha dicto maystro Iohanne.
Recordandoti che tu facii solicitamente et dritamente senza mancamento et non a modo usato cum permutare li carri in dinari et cetera, certificandote che se te trovarimo più in simile defecto, farimo tale exempio in te, ch'el te parirà non havere facto bene.
Adoncha tu lasaray Sarafino e queli altri lì a Zurlesco et tu anderay a fare quanto te havimo cometuto circa questo. ex castris apud Quinzanum, xxx augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.