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1043. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 gennaio 12 Milano

Francesco Sforza ricorda a Giorgio de Annone, luogotenente in Alessandria, di avergli più volte accennato alla cattura di muli, carichi di mercanzie, fatta da Sfoglioso. Ora si lamenta del furto di muli lo stesso Balivo. Giorgio deve provvedere che siano resi al Baylì i suoi muli. Un'altra lamentela ha ricevuto da Giovanni Gualtiero, detto Metressa, regio uomo d'arme, cui un individuo del Castellazzo ha preso un cavallo e si rifiuta di ridarglielo. Vuole che Giorgio induca detto individuo alla restituzione.

[ 385r] Spectabili viro dilecto locontenenti nostro Alexandrie, Georgio de Annono.
Tu say quante volte te havemo scripto circa el facto de quelli muli carichi de mercancie, alla presa delli quali se retrovò lo Sfoglioso; et fin qui, per quanto intendemo, non è seguito altro effecto: del che el magnifico Baylì ha pigliato grande despiacere et cossì ancora nuy non possiamo fare che non ne pigliamo despiacere. Pertanto per questa te dicemo e commandiamo che, remossa ogni exceptione e contraditione, tu fazi restituire al prefato Baylì li dicti muli cum tucte quelle cose che gli forono tolte, et habiale che si voglia, facendo per modo che de ciò non ne bisogni scrivere più.
Ultra ciò intendemo che sonno più dì che uno dal Castellacio tolse uno cavallo a Iohanne Gualtero dicto Metressa, homo d'arme regale, et may non gli l'à voluto rendere; il perché vogli havere da ti el dicto dal Castellacio et fare restituire el cavallo al dicto homo d'arme, et non manchi. Data Mediolani, die xii ianuarii 1453.
Persanctes.
Cichus.