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1046. Francesco Sforza a Moretto da Sannazzaro 1453 gennaio 13 Milano

Francesco Sforza denuncia a Moretto da Sannazzaro, condottiero ducale, che ha saputo di gente d'arme che disobbediscono al Colleoni. Per ovviare a tale inconvenente manda Giacomino e Crisoforo, trombettieri, con una commissione ducale che vuole venga eseguita. In simile forma ha scritto a Colella da Napoli, Francesco da Sanseverino, Sagramoro da Parma, Antonello de Burgo, Giovanni Anguissola, Giovanni de Sipiono, Alessandro Visconti, Francesco e Antonello Securi, Andrea Landriani, Guglielmo da Rossano, Giovanni Giorgio Lampugnani, Alberto Visconti, Pupo de Pisis.

Spectabili militi domino Moretto de Sancto Nazario armorum ductori nostro dilecto.
Como per altre nostre ve havemo scripto, havendo inteso per molte persone che vengono (a) da quelle parte che al magnifico Bartolomeo Colione non è prestata quella debita obedientia se rechiede per quelle nostre gente d'arme; della qualcosa ne havemo preso despiacere assay, havemo (b) commisso alcune cose a Iacomino et Christofaro nostri trombeti, presenti portatori, che debiano per nostra parte referire, alli quali volemo debiati credere como ad nuy medesmi in tucto quello ve dirano e commandarano in nostro nome; et a questo non sia fallo, se amate el bene del stato nostro. Data Mediolani, xiii ianuarii 1453.
Iohannes.
[ 386r] In simili forma ut supra scriptum fuit infrascriptis omnibus, videlicet:
Colelle de Neapoli,
Francisco de Sanctoseverino,
Sacramoro de Parma,
Antonello de Burgo,
comiti Iohanni Angussole,
Iohanni de Sipiono,
Alexandro Vicecomiti,
Francisco et Antonello Securi,
Andree delandriano,
Guilielmo de Rossano,
Iohanni Georgio delampugnano,
Alberto Vicecomiti,
Pupo de Pisis.
Iohannes.


(a) Segue dal canto dellà depennato.
(b) Segue presto depennato.