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1155. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 febbraio 9 Milano

Francesco Sforza risponde a Bartolomeo Colleoni di aver preso atto della sua richiesta di munizioni e della isposizione di mandare alle stantie le sue genti d'arme. Gli dirà quel che dovrà fare dopo aver ricevuta una risposta di cui è in attesa e allora gli fornirà tutto quello di cui abbisogna.

Magnifico et strenuo viro Bartholomeo de Colionibus, armorum capitaneo, nostro dilecto.
Havemo recevuto doe vostre lettere, ambedoe deli dì vi del presente, per le quale ne scriveti del'havere mandato alle stantie quelle gente d'arme, et la richiesta che poy ne feciti delle monitione et del'altre cose necessarie per proseguire alla impresa, et etiam del bisogno e mancamento hanno quelle dicte gente d'arme. Del tucto quanto in esse vostre lettere se contene, remanemo integramente advisati, et ne piace quanto haveti facto in mandare dicte gente alle stantie, et cetera. Del che ve ne commendiamo, et al presente non vi farimo altra resposta, perché nuy aspectamo certa resposta, la quale havuta, subito ve adviseremo de quanto havereti ad fare. Et cossì ve provederimo, bisognando, de tucto quello sarà necessario ad proseguire dicta impresa, siché, fra questo mezo, non ve rencresca stare nelli termini che vuy siti, advisandove perhò che presto sareti chiarito de quanto havereti a fare. Data Mediolani, die viiii februarii 1453.
Bonifacius.
Iohannes.