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1176. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 febbraio 13 Milano

Francesco Sforza smentisce quanto è stato detto al Colleoni, cioè che Lancilotto da Figino aveva scritto al duca che lui (Colleoni) era andato via da Corniento per consiglio di Colella da Napoli. Lancilotto non gli ha mai scritto nulla di ciò. Faccia, quindi, quanto ritiene utile per lo stato e agisca poi come gli pare, perché avrà sempre la compiacenza ducale.

Magnifico et strenuo viro Bartholomeo de Colionibus, armorum capitaneo nostro dilectissimo.
Havemo recevuto una vostralettera de dì viii del presente et inteso quanto ne scriveti de quello ve è stato dicto che Lanzalocto da Figino ne haveva scripto che vuy ve eravati levato da Corniento per recordo e conseglio del spectabile Colella da Napoli. Ad che, respondendo, dicemo che dicto Lanzalocto non ne ha may scripto cosa alcuna de tale facto et materia, et quello chi ve ha dicto tale parole se parte dalla verità. Et siamo certi che vuy non ve haveressivo recto né consigliato con altri quanto vuy comprendeti il facto como passa, et quello che è bene et utile del stato nostro, siché vuy, che setti (a) suso il facto, governative como meglio parerà ad vuy, che noy sempre ne restaremo contentissimo de tucto quello fareti. Data Mediolani, xiii februarii 1453.
Zanninus.
Iohannes.


(a) Segue stato depennato.