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1226. Francesco Sforza a Carlo de Zopellis 1453 marzo 3 Milano

Francesco Sforza ordina a Carlo de Zopellis, capitano del divieto di Novara, di far restituire ad Antonio Catanio da Momo la biada e il cavallo, che furono sequestrati a Bernardo di Valle Sesia e di non dargli altre seccature. Il tutto era avvenuto perché il capitano aveva concesso licenza a Bernardo di Valle Sesia di condurre la merce in detta valle, da cui, per sicurezza, deviò, avviandosi per la via di Gozzano, ove incappò nei famigli del capitano, che gli tolsero la merce e le bestie, ivi compresa la bestia e la biada imprestatagli da Antonio. Oltre a ciò, il capitano costrinse Antonio a dare garanzia di stare in giudizio per la sua cavalla carica di biada condotta da Bernardo.

[ 455r] Nobili viro Carolo de Zopellis, capitaneo devetus districtus Novarie, nostro dilecto.
Antonio Catanio da Momo con querella ne ha dicto che, havendo ti concessalicentia ad Bernardo de Valle de Sexa de podere condure in essa Valle certe somme de biava, luy prestò al dicto Bernardo una soa bestia carrica de biava, quale, conducendo dicta biava per la via de Gozano, perché a condurla per la via drita non era ben secura, fo trovato dalli tuoy famegli et toltogli la biava et cavalli, et cossì l'hay facto vendere, allegando che conduceva a vendere dicta biava a Gozano, et poy hay constrecto dicto Antonio a dare securtà de stare a rasone per quella soa cavalla carrica de biava faceva condure dal dicto Bernardo, la quale securtà adesso molesti per certa condemnatione voy fare al dicto Antonio per questa casone. Pertanto, parendone honesto, volemo che, provando essere cossì, como luy dice et che intentione d'esso Bernardo fosse de non contrafare alla toalicentia, gli fazi restituire la soa biava et cavallo et non lo molesti più luy nella securtà soa per questa casone. Data Mediolani, die iii marcii 1453.
Marcus.
Cichus.