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133. Francesco Sforza a Bertolino da Gromello e Antonio da Marcenasco 1452 febbraio 1 Milano

Francesco Sforza fa presente a Bertolino da Gromello e ad Antonio da Marcenasco che, nei giorni scorsi, fece comprare alcuni buoi, ma, tra Chivasso e Saluggia, da alcuni uomini della loro squadra fu assaltato il suo famiglio e gli fu portato via un bue, che ora chiede che gli sia restituito, non tanto per il suo valore, ma perché non vuole gli venga sottratto il suo.

Bertolino de Gromelo et Antonio de Marcenasco.
Strenui amici nostri carissimi, alli dì passati havendo noy facto comperare alcuni (bovi) in quelle parte, fu assaltato il nostro famiglio che conduceva dicti bovi tra Chivase et Salugii per alcuni de quelli della vostra squadra, et gli tolsero uno bove delli nostri, della qualcosa ne siamo alquanto meravigliato. Pur siala cosa como se voglia, ve confortiamo et caricamo vogliati servare tal modo et via che al presente portatore, nostro messo, sia restituito dicto bove, altramente ad noy serà necessario provedere in modo che rehaveremo dicto bove, et questo non per valuta del bove ma per non volere comportare ne sia tolto il nostro. Siché iterato ve confortiamo ad fare restituire esso bove al nostro messo. Data Mediolani, die primo februarii 1452.
Cichus.