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14. Francesco Sforza al commissario di Bassignana 1451 dicembre 31 Lodi

Francesco Sforza chiede al commissario di Bassignana di fare in modo che il pavese Giovanni da Salerno consegua le ottanta lire imperiali che la comunità di Montecastello gli deve per un accordo convenuto già con suo padre, lire, con perdita di danaro e di tempo, invano sollecitate.

[ 8v] Commissario Bassignane.
Hane exposto cum grave querella Zohanne de Salerno, nostro citadino pavese, che zà longo tempo debe havere dala communità de Montecastello, libra octanta imperiali, como appare per una rasone facta d'acordio per lo quondam misser Augustino, suo padre, con la prefata communità de Montecastello, et quantunche più volte sia stato al dicto locho cum spesa et perditione de tempo per conseguire essi dinari et li homini d'esso loco confessano il debito, pur non ha may possuto conseguire li dicti denari. Et perché nuy non comportaressimo che li subditi del'illustrissimo signore duca de Savoya fosseno in le terre nostre oltrazate et el simile crediamo non comportaresti vuy, ve confortiamo et pregamo che ad contemplatione nostra et per la iusticia ve piacia provedere et operare che ad esso Zohanne sia integramente satisfacto de tucto quello che degnamente debe havere, et in modo non sia frustato de spese contra el devere, de che ne fareti cosa grata. Data Laude, die ultimo decembris 1452. (a)
Cichus.


(a) Così A.