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140. Francesco Sforza a Paolo Pinzamatti 1452 febbraio 5 Milano

Francesco Sforza loda Paolo Pinzamatti, capitano del distretto di Alessandria, per la cattura dei due saccomanni, ai quali ora va amministrata giustizia, e lo avverte di aver scritto a Sagramoro perché ammonisca i suoi uomini di smetterla dal commettere tali reati e dal trasportare abusivamente sale e grano.

Paulo de Penzamatis, capitaneo destrictus Alexandrie.
Respondendo ad una toa circha il facto de quelli duy sacomani, quali hay destenuti, et cetera, et del'opera facta per quelli de Sagramoro in volere tuore li cavalli, et cetera, te ne commendiamo et piacene da uno canto che l'haby destenuto, dal'altro ne rencresce che, contrali tuoy sia facta quella novità quale ne scrivi. Et acciò sapii l'intentione nostra circha de ciò, dicemo che ad quelli sacomani, quali hay destenuti, debi fare rasone, avisandote che nuy scrivemo per l'alligata a Sagramora facia che li suoy desistano da comittere simili excessi et da condure el sale et grano contrali ordini nostri et che, incapandosse, habbia patientialuy, et li suoy che gli sia facto rasone. Data Mediolani, die v februarii 1452.
Iohannes.