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235. Francesco Sforza a Giacomo Tarazio 1452 marzo 3 Milano

Francesco Sforza informa Giacomo Tarazio, economo nel Tortonese, di aver concordato con il clero la somma di quattrocento ducati d'oro. L'esazione di tale contributo dovrà aver luogo fra dodici - quindici giorni. Prema perché si faccia il compartito. Se vi fossero dei renitenti si avvalga contro i chierici, i loro debitori e fittavoli dell'intervento del podestà e del capitano, che ne sono al corrente.

[ 72r] Iacobo Taracio, inconimo in partibus Terdonensibus.
Havemo reducto el chiericato Tertonese includendoli domino lo vescovo et li altri prelati alla summa de ducati quattrocento d'oro, per questa nova subventione che li havemo rechiesto, et con questa deliberatione sonno partiti da nuy li suoy messi quali sonno stati qua per questa cosa, che subito debano fare el compartito fraloro et mettere modo ad la exactione de dicti denari che se habiano fra xii o xv dì al più tardo, adiutandose col brazo ecclesiastico, et cetera. Et se veruno serà renitente, haverano ricorso da te. Pertanto vogliamo, et cossì te commettiamo che debbi solicitare insieme con loro che se faza el compartito et la executione ut supra. Et contra quelli che seno desobedienti et contumaci, et contra suoy debitori et fictabili, procede con ogni opportuna executione. Et circha ciò non manchi dal canto tuo in cosa alcuna, rechedendo el favore del podestà et capitaneo lì, ad chi scrivemo per l'alligate per modo che, de presenti, se possiamo valere de dicti denari, quali fin adesso havemo assignati per cose importante al stato nostro. Data Mediolani, die iii marcii 1452.
Christoforus Franciscus.
Cichus.