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236. Francesco Sforza al podestà e al capitano di Tortona 1452 marzo 3 Milano

Francesco Sforza scrive al podestà e al capitano di Tortona che devono intervenire ad ogni richiesta che farà loro l'economo per la riscossione del contibuto addebitato al clero.

Potestati et capitaneo Terdone.
Perché habiamo rechiesto a quello chiericato Tertonese una certa quantità de denari deli quali ne subveneno a questi nostri bisogni et deno compartirli fra tucto el dicto chierecato et cetera, volemo, et per questo ve commettimo che ad ogni instantia del nostro inconimo lì, el quale deve solicitare questa exactione, li debiati dare adiuto et favore et lo brazo del'officio vostro a procedere contra [ 72v] quelli debitori che seranno renitenti, como luy rechederà, Et non manchate in cosa alcuna, perché havemo assignati dicti denari per cosa importante al stato nostro. Data Mediolani, die iii marcii 1452.
Christoforus Franciscus.
Cichus.