Registro n. 13 precedente | 316 di 1330 | successivo

316. Francesco Sforza a Giovanni da Alessandria 1452 marzo 24 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Alessandria pazienti nel far condurre le seimila mine di sale bianco per le difficoltà che si hanno nel condurre sufficiente sale ducale a causa nel ritardo a riscuotere la mezza tassa del sale. Il trasporto da lui richiesto ritarderebbe ulteriormente la condotta ducale, mentre s'intende poter fornire anche quei luoghi di sale ducale.

[ 97v] Domino Iohanni de Alexandria.
Per farvi resposta alla rechiesta ne haveti facta de darvi strapasso per mine vi mila de sale biancho, quale intendete tuore in pagamento da quella excelsa comunità per nostro credito, et cetera, dicemo che noy, in questo et ogni altra cosa, siamo dispositi fare sempre cosa vi sia grata, ma perché, como a vuy è chiaro, per la difficultade che è in potere condure el sale nostro ad sufficientia, seque al presente damno gravissimo et disturbio al facto nostro per la retardatione del denaro che se ha ad trare dela meza taxa del sale. Et dovendo vuy fare questa nova conducta magiormente se difficultariala conducta nostra, vogliate havere patientia de soprasedere ad fare condure dicto vostro sale, finché siano meglio fornite le caneve vostre perché poy seremo contenti prosequiati ad fare condure el vostro et ali lochi per vuy nominati. Cum questa tamen declaratione che, secondo ne pare ragionevole et honesto el provento et guadagno che se trarà de quello sale, ultrali vostri ducati mille et ultrale expese, debbia essere dela Camera nostra, el che non faciamo tanto per la spetialitade vostra, quanto per non introdure questa consuetudine preiudiciale al facto vostro, et perché la dispositione nostra è provedere che per l'avenire a quelle parte et lochi se mandi del sale nostro. Mediolani, die xxiiii marcii 1452.
Iohannes de Ulexis.
Cichus.